Vietnam – Il paese dei sorrisi

Trovarsi nel centro del caos di Saigon (perché nessun vietnamita la chiama Ho Chi Min) e non capire più nulla, tra odori e rumori. Donne che cucinano per strada in improvvisati angoli con pentole e mestoli, uomini che fumano con occhi socchiusi, negozi aperti e merce accatastata. Un turbinio di sensazioni che invade, sembra infastidire nel traffico e poi invece affascina nel ricordo. Passare subito dopo al Delta del Mekong, dove il silenzio avvolge qualsiasi cosa, abbraccia uomini e donne, annulla qualsiasi contatto con il mondo che hai lasciato. Dove la quotidianità scorre lenta e ti fa conoscere sfumature che non avresti mai pensato di incontrare. Dove l’aroma del cibo locale pervade l’aria e ti sembra di vedere carne e ravioli in ogni angolo. Dove tutto è anima, cuore, mente e spirito. E camminare lungo i Monkey Bridges sembra di entrare di volta in volta in mondi segreti e da sogno: Danang, Hoian, Hue… tra giardini e campi color smeraldo, rivivere anche i luoghi dove i Viet Cong hanno combattuto la loro guerra. Ma capire anche che il Vietnam è andato avanti, è rinato, vive presente e futuro, cercando di non essere ancorato ad un passato doloroso. Brilla negli occhi la voglia di riscatto, il desiderio di non essere giudicati per quello che è stato, ma per quello che si è. In Vietnam il paesaggio è splendido, ma quel che ancora più resta è il sorriso della gente: incondizionato, sereno, avvolgente. I campi di riso ricordano le nostre pianure, ma qua e là spuntano i copricapi tradizionali delle donne, appuntiti e beige, confortanti presenze nella natura. Silenzio, empatia, mani giunte che salutano. Scoprire il Vietnam è riscoprire se stessi e le proprie mille anime nascoste.

Vietnam – Il paese dei sorrisi