Succede che a volte il viaggio si avvicina al lato più solidale del nostro spirito, unendo il desiderio di scoprire nuove dimensioni alla voglia di “sporcarsi le mani” per aiutare gli altri. È questo il caso del turismo solidale, che dà la possibilità di vivere davvero il territorio e la gente con campi lavoro, esperienze al servizio di progetti e ONG locali, laboratori a scopo didattico-formativo, visite a progetti del fair trade. Una giornata da trascorrere insieme ai produttori del Commercio Equo e Solidale, contadini e artigiani, per conoscerli direttamente e partecipare in prima persona alle loro attività. Un’esperienza diretta ed emozionante per scoprire la vita e le tradizioni delle comunità locali, entrando nelle loro case, conoscendo le loro famiglie, assaggiando le specialità gastronomiche del luogo per veri momenti di scambio e condivisione.
Turismo Responsabile – Viaggiare con occhi nuovi
Da “un prodotto di nicchia” al modello di turismo celebrato nel 2017: il turismo responsabile ne ha fatta di strada in questi ultimi vent’anni e ancora tanto ha da regalare a chi è un vero Viaggiatore. Tanto da essere un termine cosi utilizzato che quasi si perde il suo significato più autentico. Già, perché parlare di ecoturismo, turismo solidale, viaggi responsabili e turismo sostenibile, non è la stessa cosa. Allora proviamo a metterci una regola: non usiamo per qualche minuto, la parola “sostenibilità”. Cosa resta per descrivere ciò che di solito in essa racchiudiamo? Equità, riducendo gli impatti e sviluppando una maggiore attenzione verso gli attori primari del turismo. Trasparenza: nella gestione, nel mantenimento, nella promozione, nei prezzi, nella divisione degli introiti. Resilienza: dei territori, del mercato, delle comunità, di chi opera per un cambiamento concreto, reale e duraturo. Durevolezza economica e progettuale: perché senza stabilità non si possono intraprendere cammini concreti. Distintività: perché questo tipo di turismo sa esattamente cosa NON E’ e da cosa si vuol distinguere. Questo tipo di viaggi non ha mezze misure: non si può essere “viaggiatori responsabili al 50%”. Empatia: perché il nostro modo di far viaggiare la gente coinvolge il cuore (non solo la mente) e consiste davvero nel creare nuove prospettive, in chi viaggia e in chi accoglie. Autenticità e Qualità: del prodotto, dei valori, degli itinerari, dei consumi e – perché no – dei clienti. E da qui nasce l’autorevolezza di chi dice e fa turismo responsabile. Ed è qui la chiave: perché il turismo responsabile è qualcosa in più della sostenibilità. Responsabilità: del viaggiatore, della comunità locale, del tour operator. Responsabilità nel creare innovazione, mantenendo le origini. Responsabilità nel mettere in rete, creare sinergie, sviluppare il territorio.
Turismo Responsabile: due parole, che racchiudono un mondo di realtà, persone, luoghi, emozioni. I nostri viaggi sono costruiti per dare questa emozione, per costruire insieme alle comunità locali dei progetti condivisi e duraturi di sviluppo e conservazione, attraverso itinerari che diano la possibilità di conoscere per davvero i luoghi visitati.
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Ecuador – Cooperazione rosa
Le donne che lavorano con la fondazione Maquita (o collegate con associazioni strettamente connesse ad essa) sono quasi 9.000. Circa 512 sono occupate nel turismo, 7.000 nella produzione di cacao, 350 nell’artigianato, 509 in agricoltura, 806 nei prodotti andini. La ricezione alberghiera occupa 350 donne in 20 organizzazioni sparse in 4 province. Sono le donne la vera risorsa sociale. Sono loro che crescono i figli, studiano per migliorare il loro futuro, lavorano per far crescere la comunità. Donne abituate a lavorare da sole, a coltivare il loro campo, ad andare al mercato e a prendersi cura dei propri figli; mani pazienti che seguono il lavoro agricolo o producono tessuti di straordinaria bellezza. Donne che però hanno anche bisogno di stare in gruppo, legare tra loro, rassicurarsi, scambiarsi il knowhow e le diverse competenze. Pensato e organizzato con la Fondazione, che da anni lavora in Ecuador impegnandosi nel promuovere la cultura della sostenibilità, la commercializzazione equa e il turismo responsabile, il programma di viaggio nelle terre della Mitad du Mundo saprà coinvolgervi dall’inizio alla fine. Avrete modo di visitare tutti e tre i primi progetti di turismo comunitario iniziati dalla fondazione situati rispettivamente sulle Ande, nella foresta Amazzonica e sulla verdeggiante costa oceanica. Visiterete le Salinas di Bolivar, un esempio di comunità dedita ai principi della sostenibilità e della responsabilità, con le sue microimprese di carattere locale femminile, dove vi renderete conte che nulla è impossibile da realizzare se davvero lo si desidera. Si avrà modo di conoscere con calma Quito, la capitale dell’Ecuador, patrimonio dell’umanità dell’Unesco e Guayaquil, città di porto, di mare, confusa e affascinante.
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Armenia – Un’esperienza di sapori
Si dice che gli armeni esprimano il loro amore attraverso la loro cucina, e chiunque abbia mangiato in Armenia concorderà. Il cibo armeno è una fusione di profumi e sapori di Oriente e Occidente, che mescola verdura, carne, pesce e latticini con erbe aromatiche di montagna, per creare una cucina unica. Gli ingredienti freschi sono alla base di specialità come il dolma (un ripieno di carne e riso avvolto in foglie di vite) o il khashlama (agnello bollito servito nei riti di passaggio). Ma soprattutto nessuna visita in Armena si può considerare completa senza l’assaggio del khorovats: succulenti bocconi di manzo, agnello, maiale, pesce o pollo, marinati e grigliati sul fuoco a legna, insieme a melanzane, pomodori, peperoni e altre verdure! Un gusto da assaporare accompagnato dal profumo del pane appena sfornato, prodotto base della dieta armena. Il pane tipico più famoso dell’Armenia è il lavash, una sfoglia sottile che si prepara in un forno speciale di terracotta, scavato nel terreno, che si chiama tonir. La preparazione del lavash ha una tradizione secolare e assistervi è un’emozione da non perdere. L’Armenia è anche famosa per il brandy e per un crescente assortimento di vino. Durante la conferenza di Yalta, Stalin offrì del brandy armeno a Churchill, che ne fu talmente colpito da richiedere che gliene fossero spedite diverse casse. La fortuna del gusto deriva dal fatto che il brandy armeno viene preparato con l’acqua di sorgente e la più raffinata selezione di uve della piana dell’Ararat. E così il brandy si va ad aggiungere all’oghi (grappa), creata nei villaggi con molti tipi di frutta (mora, albicocca, uva, ciliegie). Un mix di gusti che si andrà ad unire nei numerosi kenats (brindisi) che potrete fare in famiglia, in un’atmosfera accogliente e festosa.
Viaggiar con gusto o per il gusto di viaggiare?
Quante volte avete scelto una meta anche in base alle prelibatezze del territorio e alle curiosità culinarie del luogo? Un libro, una fotografia, un racconto, un assaggio: tutto può far nascere in noi il desiderio di provare il vero sapore di quell’ingrediente che tanto stuzzica la nostra fantasia. Oppure, il viaggio diventa un vero e proprio itinerario attraverso i sensi, per assaporare un paese attraverso le sensazioni che il cibo può dare. Ed ecco il mondo diventare una fusione di spezie, aromi e sapori, dove i confini sono segnati dai profumi e non da linee geo-politiche, dove il sorriso è accompagnato da una tazza di buon tè o da un sorso di frutta distillata. Perché in fondo, se ci ripensate, ogni vostro viaggio è accompagnato da un ricordo “gustoso”: aromi, sapori e soprattutto la buona compagnia di un pasto assaporato al massimo e mai affrettato. Un momento per rallentare il ritmo, sedersi e godersi un attimo di qualità. Ecco allora le due idee che abbiamo selezionato per voi, ma potrete trovare anche altri viaggi alternativi sul nostro portale dedicato ai viaggi di turismo responsabile
Mongolia – Un viaggio tra terra e cielo
Quando pensi alla Mongolia la prima cosa che ti viene in mente è Gengis Khan ed i racconti delle sue conquiste. E poi il deserto del Gobi e le sue dune. La Mongolia è molto di più: è un paese di polvere, suoni, silenzi immensi, paesaggi infiniti, orizzonti senza fine. La Mongolia si rispecchia negli occhi di un popolo che vive nelle ger (tende tipiche dove i nomadi vivevano e vivono ancora oggi). Senza luce continua, acqua corrente, agi, divisioni di stanze e, tanto meno, senza bagno. Una tenda dove ogni giorno a qualsiasi ora trovi un termos pieno di tè caldo e un po’ di airag (latte fermentato, con un gusto leggermente salato ed alcolico), pronti per gli ospiti. Un piccolo nucleo, un piccolo mondo aperto a chiunque passi. Non importa chi sia, da dove venga, che lingua parli. Basta fermarsi sulla strada (a volte non c’è nemmeno un sentiero e l’autista si muove come seguendo un filo invisibile in mezzo alla steppa). Qualcuno arriverà, in sella al suo cavallo o ad una moto. Perché nella steppa non ci si ferma, se non per bisogno. Si è continuamente in viaggio. E quando esci da Ulan Bator (o UB, come la chiamano loro) vedi solo quello: una lunga e immensa prateria, che è in continuo divenire. Roccia, deserto, dune, monti, pianura. Caldo a 35° ed il giorno dopo guanti e sciarpa. Il cielo e la terra si toccano e si sfiorano … in certi punti sembra quasi di poter toccare le nuvole. E allora non stupisce scoprire che una delle principali divinità è Tengger, il dio cielo. E di notte proprio il cielo è lo spettacolo più bello: immenso, stellato, in cui persino scorgi le sfumature di blu della Via Lattea (ebbene no, non esistono solo sui libri!). Un cielo senza interruzioni di luci artificiali per chilometri, immerso in un silenzio che mai avresti immaginato potesse esistere.
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Perù – Dalla città perduta alla tradizione Inca
Il Perù è un paese bellissimo caratterizzato da un perfetto connubio tra cultura e natura, dalle rovine dell’impero Inca alle incontaminate riserve naturali, gli infiniti altipiani e la Selva Amazzonica. Un viaggio che attraverserà le meravigliose costruzioni precolombiane e vi farà entrare in contatto con la popolazione locale passando una notte da veri “comuneros” in uno dei villaggi insediati nei pressi del Lago Titicaca.
Dal mercato di San Pedro, dove si scopriranno sapori, colori e aromi tipici delle Ande, si passerà alla scoperta di Cusco, l’antica capitale Inca, per dirigersi poi verso uno dei posti più magici del paese: la Valle Sacra degli Inca. Punto focale del viaggio e sogno di tutti sarà sicuramente la visita alla città perduta di Machu Picchu, seguendo il Camino Inca.
Dalla città di Puno al più alto lago del mondo per poi arrivare alla visita di Nazca e delle sue linee. Le risorse naturali offerte dal Perù sono altrettanto vaste, nel Canyon del Colca si attraversano i meravigliosi paesaggi dell’altipiano, casa di animali bellissimi come gli alpaca, i lama e le vigogne.
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(autore: Arianna Pillon)
Australia – La terra rossa degli aborigeni
Un viaggio in Australia è l’occasione per immergersi in una terra magica, dai paesaggi più vari ed infiniti: dai deserti rossi alle foreste tropicali piene di vita, dai colori della Grande Barriera Corallina, all’architettura di Melbourne e Sydney. Vedrete molti animali curiosi e incredibili: canguri, koala, leoni marini, pesci tropicali, coccodrilli. Potrete godere di acque cristalline, da vivere in riva all’oceano o da scoprire tra grandi canyon e calette naturali. Dallo skyline del Teatro dell’Opera di Sidney allo straordinario tramonto davanti al maestoso profilo di Uluru (non chiamatelo Ayers Rock!): in viaggio per conoscere lo stile di vita australiano, incontrando persone sempre pronte ad aiutarvi e consigliarvi, entrando nel fantastico mondo della cultura aborigena. Un popolo che abita da 50.000 anni queste terre, esprimendosi attraverso l’arte, i racconti, le danze, la musica e le millenarie pratiche tradizionali. Vi immergerete nello sguardo profondo di persone che soffrono ogni giorno per la negazione della propria terra, lottando contro dipendenze e mali del nostro tempo. Vivrete in prima persona quello che è l’alternanza continua di paesaggi sconfinati, dove la natura domina incontrastata, e viste mozzafiato, vissute da grattacieli e costruzioni dell’uomo, nei più futuristici sistemi architettonici mai realizzati. Uomo, natura, animali, paesaggi, caos metropolitano, silenzio incontaminato: l’Australia non ha vie di mezzo, proprio per questo entra nel cuore e resta, per brillare negli occhi di chi la racconta, anche a distanza di anni. Un viaggio da vivere almeno una volta nella vita, per ritornare con l’anima piena di nuove amicizie, colori ed emozioni che solo questa terra può trasmettervi.
Vietnam – Il paese dei sorrisi
Trovarsi nel centro del caos di Saigon (perché nessun vietnamita la chiama Ho Chi Min) e non capire più nulla, tra odori e rumori. Donne che cucinano per strada in improvvisati angoli con pentole e mestoli, uomini che fumano con occhi socchiusi, negozi aperti e merce accatastata. Un turbinio di sensazioni che invade, sembra infastidire nel traffico e poi invece affascina nel ricordo. Passare subito dopo al Delta del Mekong, dove il silenzio avvolge qualsiasi cosa, abbraccia uomini e donne, annulla qualsiasi contatto con il mondo che hai lasciato. Dove la quotidianità scorre lenta e ti fa conoscere sfumature che non avresti mai pensato di incontrare. Dove l’aroma del cibo locale pervade l’aria e ti sembra di vedere carne e ravioli in ogni angolo. Dove tutto è anima, cuore, mente e spirito. E camminare lungo i Monkey Bridges sembra di entrare di volta in volta in mondi segreti e da sogno: Danang, Hoian, Hue… tra giardini e campi color smeraldo, rivivere anche i luoghi dove i Viet Cong hanno combattuto la loro guerra. Ma capire anche che il Vietnam è andato avanti, è rinato, vive presente e futuro, cercando di non essere ancorato ad un passato doloroso. Brilla negli occhi la voglia di riscatto, il desiderio di non essere giudicati per quello che è stato, ma per quello che si è. In Vietnam il paesaggio è splendido, ma quel che ancora più resta è il sorriso della gente: incondizionato, sereno, avvolgente. I campi di riso ricordano le nostre pianure, ma qua e là spuntano i copricapi tradizionali delle donne, appuntiti e beige, confortanti presenze nella natura. Silenzio, empatia, mani giunte che salutano. Scoprire il Vietnam è riscoprire se stessi e le proprie mille anime nascoste.
Viaggi di nozze – Il tuo cammino inizia con un SI !
Il viaggio di nozze è l’esperienza che rimane sempre nel cuore di una coppia. Quando questo viaggio è di turismo responsabile, può regalare emozioni e ricordi unici che nessun altro vi saprà donare. Per questo ti consigliamo di viaggiare con il turismo responsabile … per vivere la tua luna di miele in modo speciale, per tornare a casa entusiasta, per emozionarti, per vedere paesaggi incontaminati e irripetibili, in tutte le nostre destinazioni in tutto il mondo. Come funziona? Tutti i nostri viaggi possono diventare bellissime lune di miele responsabili. In particolare, alcune proposte sono “consigliate” per chi desidera coronare con un viaggio responsabile il suo giorno più bello. Dove? Per esempio, Vietnam, Madagascar, Australia, Argentina o Ecuador e Galapagos (viaggio vincitore del 1° premio turismo responsabile WTE).
Ecuador – Il Cacao buono per davvero!
“Maquita Cushunchic Comercializando como Hermanos” : tutti la conoscono come Maquita o MCCH, ed il significato dell’acronimo (“Diamoci una mano commercializzando come fratelli”) è un ottimo riassunto delle motivazioni che hanno portato alla nascita di questa organizzazione. Una pesa, per evitare di vendere le proprie materie prime ad un prezzo sbagliato al mercato: da qui parte la storia di Maquita, che oggi è il principale distributore di cacao e zucchero di canna del commercio equosolidale e che in Ecuador ha sviluppato una rete di comunità indigene auto-sufficiente, grazie ad una capillare organizzazione interna che si ispira ai principi comunitari. E proprio questi principi racchiudono la filosofia del viaggio in questa terra che è la Mitad du Mundo ed il più piccolo paese degli aspri altipiani andini. Un viaggio incredibile che parte da Quito, la pittoresca capitale dichiarata Patrimonio Culturale dell’Umanità UNESCO. E poi via, per esplorare il resto del Paese, caratterizzato dai paesaggi vulcanici lunari, la foresta amazzonica, le spiagge tropicali, i vulcani ancora attivi ed una fitta foresta pluviale. E resterà nel vostro cuore la cordialità della gente, le loro vesti colorate, i loro sorrisi amichevoli. Vi innamorerete di questo paese, custode – come se non bastasse – di uno dei paradisi naturali terrestri: le isole Galapagos, considerate dagli specialisti uniche nel pianeta, grazie alla meravigliosa natura che le ha modellate. 13 isole principali e 41 isolotti minori che offrono una fauna incredibile, immersa in acque cristalline di incredibile bellezza: innumerevoli specie animali tra cui anziane tartarughe giganti, iguane dall’apparenza preistorica, affascinanti comunità di uccelli marini.
India – La Sinestesia del cuore
Sinestesia: quando ripensi all’India e’ la prima parola che ti viene in mente. Un insieme armonico di profumi, suoni, colori, sapori. Un’atmosfera che ti prende, mista al caldo e all’umidità, appena scendi dall’aereo. E questa sensazione si mescola ai volti della gente che incontri: Anita, con le sue pashmina e i suoi grandi occhi da ventenne, lontana da casa e con tanta voglia di scoprire il mondo; l’anziano signore dal nome impronunciabile che (in mezzo ad una festa Hindu per la celebrazione dell’arrivo della primavera) ti avvicina e ti offre la propria frutta, da gustare sotto il porticato della sua casa; Vithal e i ragazzi della spiaggia che condividono con te i colori del Holi festival; lo sguardo vigile del pescatore mentre scegli il tuo pranzo direttamente dalle sue ceste. I sorrisi, gli sguardi, il saluto con le mani giunte: una terra che parla piano, quasi in un sospiro che esce lieve; persone che ti ascoltano senza interromperti con un dondolio leggero del capo, che assomiglia ad una danza. Un luogo dove la cucina speziata ed il curry poco spazio lasciano ai gusti occidentali, dove l’abbigliamento del sari per le donne fa sentire quasi nude se si gira in pantaloncini, dove la negazione non esiste e tutto si può fare in “half an hour!” (trad. “in mezz’ora). L’India e’ un paese dai mille volti, non se ne conosce che una piccola parte … ma e’ un luogo capace di emozionare e far riflettere, per le contraddizioni (di cui si e’ testimoni, soprattutto delle zone più turistiche) e per le emozioni uniche che ti sa dare: l’acqua che scorre sotto la barca, le risate, i profumi, gli sguardi, il bagno nel fiume la mattina, i bambini che giocano, gli animali per strada.. Vivrete l’India, quella vera!
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Turismo Responsabile – un mondo di emozioni
Turismo Responsabile: due parole, che racchiudono un mondo di realtà, persone, luoghi, emozioni. Quando ci chiedono cosa significa essere tour operator di turismo responsabile, ci piace vedere il viso delle persone che cambia, mentre spieghiamo loro cosa vuol dire. Quando si viaggia in modo responsabile qualcosa di indescrivibile ti investe, come una nuvola che ti circonda. La stessa massa di ricordi e pensieri che ti porterai via al tuo ritorno, in un bagaglio dell’anima che nessuna stiva potrà mai contenere. Ai viaggiatori responsabili capita spesso, al proprio ritorno, di dover aprire tutte le finestre e lasciare libero lo sguardo tra le stanze ed il cielo: e’ il proprio ego, la consapevolezza, la coscienza, che hanno bisogno di più spazio, perché durante il viaggio si son espansi. Solo un altro viaggiatore che ha fatto la stessa esperienza può capire questa sensazione. I nostri viaggi sono costruiti per dare questa emozione, per costruire insieme alle comunità locali dei progetti condivisi e duraturi di sviluppo e conservazione, attraverso itinerari che diano la possibilità di conoscere per davvero i luoghi visitati.
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