Turismo Responsabile e benessere: un incontro possibile?

 

Può il turismo responsabile incontrare il benessere? Possono le sensazioni un viaggio consapevole mescolarsi con la necessità di fuga e relax? Possono i criteri dell’ecocompatibilità non entrare in contraddizione con le necessità di una vacanza wellness? E’ possibile, non semplice, ma si configura ormai come un obiettivo raggiunto ed un traguardo superato. Oggi viaggiare in modo sostenibile senza rinunciare alle coccole per se stessi dopo un anno di lavoro si può. Sono sempre più diffusi i casi di piscine, terme, spa che rispettano i criteri della sostenibilità. In Italia come all’estero oggi si può viaggiare e dedicarsi al proprio benEssere del corpo e della mente.

Alcuni esempi? La prima a cui pensare – anche se non lo immaginereste – è la Mongolia. Luogo ideale per chi ama rilassarsi e fare yoga, offre spazi immensi e un silenzio assoluto dove ritrovare sé stessi. Inoltre, dopo aver meditato davanti al deserto del Gobi, perso lo sguardo attraverso gli altipiani e l’Ugii Lake (nella Mongolia Centrale) potrete rilassarvi in una meravigliosa piscina termale alle sorgenti di Tsenkher, posizionate in una splendida valle verde, ricca di alberi e fiori. Le acque delle sorgenti vengono riscaldate a circa 80 gradi dai plutoni magmatici; il carbonato di sodio, l’idrocarbonato, il solfato, la fluorite, e l’idrogeno solforato le rendono ottime per la cura delle articolazioni.

Oppure potrete sperimentare l’arte e la filosofia dei massaggi orientali, passando dal Vietnam, Laos e Cambogia e giungendo infine in India: cambiano le modalità, le movenze, l’essenza stessa del massaggio (che si concentra più sulla parte mentale e di stimolazione ayurvedica in India, mentre rimane focalizzato sul relax dei muscoli del corpo negli altri paesi). In India la filosofia del massaggio è molto radicata: una tecnica in cui il corpo ritrova l’armonia dei chakra, mediante il contatto con i propri sensi e quelli altrui e che deriva dalla dottrina del Tantra indiano. Pone un’attenzione speciale alla consapevolezza del corpo, alla sua sacralità come involucro che ospita la nostra anima. Un rituale che presuppone la completa fiducia reciproca, una predisposizione al relax e al contatto con la propria natura e quella altrui, sia per il ricevente che per il massaggiatore.

O ancora, potete immaginare le meraviglie delle acque termali delle oltre 400 fonti presenti in Perù. Secondo la leggenda è stato l’ultimo momento di svago dell’imperatore Inca Atahualpa, prima di affrontare i conquistadores di Pizarro. Un bagno rigenerante alle terme di Cajamarca, tra i fumi e i vapori delle acque vulcaniche che qui raggiungono la temperatura di 72 gradi centigradi. Un piacere “regale” accessibile anche al viaggiatore contemporaneo, se si avventura nel Nord delle Ande peruviane. O ancora: alla Villa termale degli Incas, si può godere degli effetti benefici di un fenomeno geologico iniziato milioni di anni fa, nel Mesozoico, e ancora in corso: lo sprofondamento della Placca di Nasca sotto la Placca sudamericana. Per esempio non può mancare, per chi si avventura sul Machu Picchu, una sosta all’insegna del relax alla stazione Aguas Calientes, nei pressi di Cusco.

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Turismo Responsabile e Benessere

Mongolia e terme

Dire, fare, viaggiare – Quando il turismo si fa esperienza

Succede che a volte il viaggio si avvicina al lato più solidale del nostro spirito, unendo il desiderio di scoprire nuove dimensioni alla voglia di “sporcarsi le mani” per aiutare gli altri. È questo il caso del turismo solidale, che dà la possibilità di vivere davvero il territorio e la gente con campi lavoro, esperienze al servizio di progetti e ONG locali, laboratori a scopo didattico-formativo, visite a progetti del fair trade. Una giornata da trascorrere insieme ai produttori del Commercio Equo e Solidale, contadini e artigiani, per conoscerli direttamente e partecipare in prima persona alle loro attività. Un’esperienza diretta ed emozionante per scoprire la vita e le tradizioni delle comunità locali, entrando nelle loro case, conoscendo le loro famiglie, assaggiando le specialità gastronomiche del luogo per veri momenti di scambio e condivisione.

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Turismo Responsabile – Viaggiare con occhi nuovi

Da “un prodotto di nicchia” al modello di turismo celebrato nel 2017: il turismo responsabile ne ha fatta di strada in questi ultimi vent’anni e ancora tanto ha da regalare a chi è un vero Viaggiatore. Tanto da essere un termine cosi utilizzato che quasi si perde il suo significato più autentico. Già, perché parlare di ecoturismo, turismo solidale, viaggi responsabili e turismo sostenibile, non è la stessa cosa. Allora proviamo a metterci una regola: non usiamo per qualche minuto, la parola “sostenibilità”. Cosa resta per descrivere ciò che di solito in essa racchiudiamo? Equità, riducendo gli impatti e sviluppando una maggiore attenzione verso gli attori primari del turismo. Trasparenza: nella gestione, nel mantenimento, nella promozione, nei prezzi, nella divisione degli introiti. Resilienza: dei territori, del mercato, delle comunità, di chi opera per un cambiamento concreto, reale e duraturo. Durevolezza economica e progettuale: perché senza stabilità non si possono intraprendere cammini concreti. Distintività: perché questo tipo di turismo sa esattamente cosa NON E’ e da cosa si vuol distinguere. Questo tipo di viaggi non ha mezze misure: non si può essere “viaggiatori responsabili al 50%”.  Empatia: perché il nostro modo di far viaggiare la gente coinvolge il cuore (non solo la mente) e consiste davvero nel creare nuove prospettive, in chi viaggia e in chi accoglie. Autenticità e Qualità: del prodotto, dei valori, degli itinerari, dei consumi e – perché no – dei clienti. E da qui nasce l’autorevolezza di chi dice e fa turismo responsabile. Ed è qui la chiave: perché il turismo responsabile è qualcosa in più della sostenibilità. Responsabilità: del viaggiatore, della comunità locale, del tour operator. Responsabilità nel creare innovazione, mantenendo le origini. Responsabilità nel mettere in rete, creare sinergie, sviluppare il territorio.

Turismo Responsabile: due parole, che racchiudono un mondo di realtà, persone, luoghi, emozioni. I nostri viaggi sono costruiti per dare questa emozione, per costruire insieme alle comunità locali dei progetti condivisi e duraturi di sviluppo e conservazione, attraverso itinerari che diano la possibilità di conoscere per davvero i luoghi visitati.

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turismo responsabile

Ecuador – Cooperazione rosa

Le donne che lavorano con la fondazione Maquita (o collegate con associazioni strettamente connesse ad essa) sono quasi 9.000. Circa 512 sono occupate nel turismo, 7.000 nella produzione di cacao, 350 nell’artigianato, 509 in agricoltura, 806 nei prodotti andini. La ricezione alberghiera occupa 350 donne in 20 organizzazioni sparse in 4 province. Sono le donne la vera risorsa sociale. Sono loro che crescono i figli, studiano per migliorare il loro futuro, lavorano per far crescere la comunità. Donne abituate a lavorare da sole, a coltivare il loro campo, ad andare al mercato e a prendersi cura dei propri figli; mani pazienti che seguono il lavoro agricolo o producono tessuti di straordinaria bellezza. Donne che però hanno anche bisogno di stare in gruppo, legare tra loro, rassicurarsi, scambiarsi il knowhow e le diverse competenze. Pensato e organizzato con la Fondazione, che da anni lavora in Ecuador impegnandosi nel promuovere la cultura della sostenibilità, la commercializzazione equa e il turismo responsabile, il programma di viaggio nelle terre della Mitad du Mundo saprà coinvolgervi dall’inizio alla fine. Avrete modo di visitare tutti e tre i primi progetti di turismo comunitario iniziati dalla fondazione situati rispettivamente sulle Ande, nella foresta Amazzonica e sulla verdeggiante costa oceanica. Visiterete le Salinas di Bolivar, un esempio di comunità dedita ai principi della sostenibilità e della responsabilità, con le sue microimprese di carattere locale femminile, dove vi renderete conte che nulla è impossibile da realizzare se davvero lo si desidera. Si avrà modo di conoscere con calma Quito, la capitale dell’Ecuador, patrimonio dell’umanità dell’Unesco e Guayaquil, città di porto, di mare, confusa e affascinante.

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Ecuador al femminile

Armenia – Un’esperienza di sapori

Si dice che gli armeni esprimano il loro amore attraverso la loro cucina, e chiunque abbia mangiato in Armenia concorderà. Il cibo armeno è una fusione di profumi e sapori di Oriente e Occidente, che mescola verdura, carne, pesce e latticini con erbe aromatiche di montagna, per creare una cucina unica. Gli ingredienti freschi sono alla base di specialità come il dolma (un ripieno di carne e riso avvolto in foglie di vite) o il khashlama (agnello bollito servito nei riti di passaggio). Ma soprattutto nessuna visita in Armena si può considerare completa senza l’assaggio del khorovats: succulenti bocconi di manzo, agnello, maiale, pesce o pollo, marinati e grigliati sul fuoco a legna, insieme a melanzane, pomodori, peperoni e altre verdure! Un gusto da assaporare accompagnato dal profumo del pane appena sfornato, prodotto base della dieta armena. Il pane tipico più famoso dell’Armenia è il lavash, una sfoglia sottile che si prepara in un forno speciale di terracotta, scavato nel terreno, che si chiama tonir. La preparazione del lavash ha una tradizione secolare e assistervi è un’emozione da non perdere. L’Armenia è anche famosa per il brandy e per un crescente assortimento di vino. Durante la conferenza di Yalta, Stalin offrì del brandy armeno a Churchill, che ne fu talmente colpito da richiedere che gliene fossero spedite diverse casse. La fortuna del gusto deriva dal fatto che il brandy armeno viene preparato con l’acqua di sorgente e la più raffinata selezione di uve della piana dell’Ararat. E così il brandy si va ad aggiungere all’oghi (grappa), creata nei villaggi con molti tipi di frutta (mora, albicocca, uva, ciliegie). Un mix di gusti che si andrà ad unire nei numerosi kenats (brindisi) che potrete fare in famiglia, in un’atmosfera accogliente e festosa.

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Armenia

Viaggiar con gusto o per il gusto di viaggiare?

Quante volte avete scelto una meta anche in base alle prelibatezze del territorio e alle curiosità culinarie del luogo? Un libro, una fotografia, un racconto, un assaggio: tutto può far nascere in noi il desiderio di provare il vero sapore di quell’ingrediente che tanto stuzzica la nostra fantasia. Oppure, il viaggio diventa un vero e proprio itinerario attraverso i sensi, per assaporare un paese attraverso le sensazioni che il cibo può dare. Ed ecco il mondo diventare una fusione di spezie, aromi e sapori, dove i confini sono segnati dai profumi e non da linee geo-politiche, dove il sorriso è accompagnato da una tazza di buon tè o da un sorso di frutta distillata. Perché in fondo, se ci ripensate, ogni vostro viaggio è accompagnato da un ricordo “gustoso”: aromi, sapori e soprattutto la buona compagnia di un pasto assaporato al massimo e mai affrettato. Un momento per rallentare il ritmo, sedersi e godersi un attimo di qualità. Ecco allora le due idee che abbiamo selezionato per voi, ma potrete trovare anche altri viaggi alternativi sul nostro portale dedicato ai viaggi di turismo responsabile

viaggiare con gusto

 

Mongolia – Un viaggio tra terra e cielo

Quando pensi alla Mongolia la prima cosa che ti viene in mente è Gengis Khan ed i racconti delle sue conquiste. E poi il deserto del Gobi e le sue dune. La Mongolia è molto di più: è un paese di polvere, suoni, silenzi immensi, paesaggi infiniti, orizzonti senza fine. La Mongolia si rispecchia negli occhi di un popolo che vive nelle ger (tende tipiche dove i nomadi vivevano e vivono ancora oggi). Senza luce continua, acqua corrente, agi, divisioni di stanze e, tanto meno, senza bagno. Una tenda dove ogni giorno a qualsiasi ora trovi un termos pieno di tè caldo e un po’ di airag (latte fermentato, con un gusto leggermente salato ed alcolico), pronti per gli ospiti. Un piccolo nucleo, un piccolo mondo aperto a chiunque passi. Non importa chi sia, da dove venga, che lingua parli. Basta fermarsi sulla strada (a volte non c’è nemmeno un sentiero e l’autista si muove come seguendo un filo invisibile in mezzo alla steppa). Qualcuno arriverà, in sella al suo cavallo o ad una moto. Perché nella steppa non ci si ferma, se non per bisogno. Si è continuamente in viaggio. E quando esci da Ulan Bator (o UB, come la chiamano loro) vedi solo quello: una lunga e immensa prateria, che è in continuo divenire. Roccia, deserto, dune, monti, pianura. Caldo a 35° ed il giorno dopo guanti e sciarpa. Il cielo e la terra si toccano e si sfiorano … in certi punti sembra quasi di poter toccare le nuvole. E allora non stupisce scoprire che una delle principali divinità è Tengger, il dio cielo. E di notte proprio il cielo è lo spettacolo più bello: immenso, stellato, in cui persino scorgi le sfumature di blu della Via Lattea (ebbene no, non esistono solo sui libri!). Un cielo senza interruzioni di luci artificiali per chilometri, immerso in un silenzio che mai avresti immaginato potesse esistere.

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FITS 2017 – In Tunisia per un turismo che cambia il mondo

ViaggiResponsabili.org ha partecipato al Forum Internazionale del Turismo Solidale, che si e’ tenuto dal 24 al 26 maggio 2017 nel Sud della Tunisia. Nei giorni precedenti l’inizio del Forum, abbiamo avuto l’occasione di visitare le Oasi che da Djerba arrivano a Tozeurs, conoscendo tante realtà locali della società civile, progetti di sviluppo e valorizzazione del territorio, iniziative di sinergia per creare un prodotto turistico di qualità ed etico.


Il Fits e’ stata un’occasione di incontri, ha tracciato il cammino di nuove collaborazioni, ci ha permesso di mostrare alcuni spunti per uno sviluppo sostenibile del territorio. Le donne, l’importanza delle reti, la priorità alla contestualizzazione del prodotto turistico sono stati i temi centrali di questo Fits, svoltosi – nonostante le difficoltà – grazie ad un team efficiente che ha saputo coordinare e realizzare questo importante evento.

Siamo stati chiamati a rappresentare l’Italia, insieme ad Aitr, e abbiamo presieduto l’atelier dedicato alla commercializzazione, conclusosi con un successo di adesioni e partecipazioni. Insieme a Grt abbiamo presentato il progetto donne nel turismo responsabile, raccogliendo numerose adesioni ed interviste.

E dunque non ci resta che lasciare chiudere questo Fits con l’impegno degli engangements presi e con una dichiarazioni di intenti che ci permetterà di avere un filo conduttore comune di sviluppo, fino al prossimo incontro!

Final Conference Spirit Youth

On the 3rd of May, over 30 tourism practitioners and experts met at the Free Your Mind conference, the closing of the Spirit Youth. Held at the beautiful Abbey Rolduc in the Netherlands, the conference offered the chance to discuss the sustainability of the results of the project, the European market for youth spiritual tourism market and how the project can help gain access to the market, and allowed users to try spiritual activities for themselves within the walls of the Abbey.

The Spirit Youth project aimed to stimulate mobility of young travellers within Europe who are particularly interested in visiting cultural, historical, sustainable destinations; destinations that we believe have a spiritual element about them. The project trialled three regions – Prato, Monserrat and South Limburg – providing young people with spiritual activities, in order to create a spiritual itinerary and set of best practices and recommendations for other organisations looking to enter the spiritual tourism market.

At the event, attendees undertook a discussion on the long term future of spiritual tourism in Europe, participated in a business to business networking event and even had time to embrace the spirituality of the Abbey, with a guided tour and spirituality session!

Prato – Tra gusto e cultura

#spirityouth  #equotube

La grande bellezza di un’Italia che si nasconde nelle sfumature delle province meno conosciute, che non si lasciano offuscare dai riflettori delle grandi mete turistiche. La storia di prato è una storia densa di tradizione, storia, arte, gusto e cultura. Dagli etruschi all’arte contemporanea, da Lippi all’archeologia industriale del tessile, dai biscotti tradizionali all’enoturismo, passando per la birra tradizionale.

lasciatevi stupire da Prato e dalle sue meraviglie con i percorsi di Spirit Youth

Limburg – La via del silenzio

#spirityouth #equotube

Un’antica abbazia, un silenzio surreale sotto un cielo plumbeo, l’esperienza di dormire accanto a una cripta millenaria … la ricerca di se stessi passa attraverso la spiritualità e si incontra con la natura.

scopri l’emozione di un viaggio nel Nord Europa sul nostro sito

Perù & Altromercato Experience – Il nostro viaggio solidale

Con #AltromercatoExperience puoi viaggiare nel cuore dei Commercio Equo e Solidale! Tra le tante proposte, puoi scoprire il Perù immergendoti nell’artigianato peruviano e nella solidarietà.  Gli artigiani di Manos Amigas, ti insegneranno a plasmare la creta, ma non solo, potrai anche imparare qualche parola in quechua, l’antichissima lingua dell’impero inca.
Scopri di più su questa Experience, disponibile sul nostro sito

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Chi Siamo – Viaggi Responsabili

Quando si viaggia in modo responsabile qualcosa di indescrivibile ti investe, come una nuvola che ti circonda. La stessa massa di ricordi e pensieri che ti porterai via al tuo ritorno, in un bagaglio dell’anima che nessuna stiva potrà mai contenere. Ai viaggiatori responsabili capita spesso, al proprio ritorno, di dover aprire tutte le finestre e lasciare libero lo sguardo tra le stanze ed il cielo: è il proprio ego, la consapevolezza, la coscienza, che hanno bisogno di più spazio, perché durante il viaggio si son espansi. Solo un altro viaggiatore che ha fatto la stessa esperienza può capire questa sensazione. I nostri viaggi sono costruiti per dare questa emozione, per costruire insieme alle comunità locali dei progetti condivisi e duraturi di sviluppo e conservazione, attraverso itinerari che diano la possibilità di conoscere per davvero i luoghi visitati. Il nostro tour operator fa parte dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile AITR e delle European Alliance of Responsible Tourism and Hospitality EARTH.